La storia attraverso le voci delle Priore: 5 parte

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Siamo immersi nella settimana dei giochi ma il nostro viaggio nelle emozioni di Porta non sono finite, ora sono le parole della Priora Franca Ferretti che ci portano sempre verso il cuore della nostra Festa.

FRANCA: passione, divertimento ed entusiasmo

  • Per quanti anni e con chi è stata Priora?

Sono stata Priora di Porta San Benedetto per 4 anni, dal 2010 al 2013, con il Priore Gianni Gubbiotti”.

  • Com’è diventata Priora di Porta San Benedetto? Come le è stato comunicato? Le emozioni di quel giorno?

Ricordo benissimo quel giorno, mi è stato chiesto di diventare la Priora di Porta San Benedetto l’8 maggio 2010 alla cena della mia classe d’età; il Priore di allora, Gianni Gubbiotti, ha la mia stessa età e quel giorno, dopo aver mangiato e ballato, ha chiamato tutte noi donne presenti da una parte, ci ha chiesto di metterci in fila e ha iniziato a consegnarci un fiore ciascuna citando un aneddoto della nostra infanzia ed adolescenza; arrivato a me però oltre al fiore ha preso un fazzolettone gialloblu e mettendomelo al collo mi ha chiesto se era disposta a fargli da Priora, io senza nessuna esitazione ho risposto immediatamente di sì! Poi ho ricevuto tante congratulazioni e tanti portaioli mi sono venuti a trovare e salutare facendomi sentire la loro vicinanza.

E’ stata un’emozione grandissima, io ho sempre partecipato attivamente alle attività di Porta San Benedetto, ma in quel periodo per il lavoro e la famiglia mi ero leggermente defilata, quindi è stata una notizia totalmente inaspettata che mi ha riempito veramente il cuore! Mi ha fatto piacere anche aver fatto la Priora senza essere la moglie del Priore, essere stata scelta da Gianni per la mia passione per la Porta è stato bellissimo!”

  • Quanti pali ha vinto? Come si vive la vittoria dal punto di vista della Priora?

Io da Priora ho vinto 1 Palio nel 2011; al mio primo anno nel 2010 siamo arrivati secondi dietro Porta San Martino mentre l’anno successivo siamo riusciti a portare a casa la vittoria, la mia gioia era incontenibile, sono sensazioni uniche nella vita, per la felicità avrei voluto buttarmi dal terrazzo!”

  • Sicuramente l’abbigliamento è la prima cosa gli spettatori notano; con quali e quanti vestiti ha sfilato? Chi li ha realizzati? Qual è stato il più bello a suo parere?

Io ho sfilato con due vestiti nei miei 4 anni di priorato, uno nero ed uno blu ed oro. Io sono una persona che si piace difficilmente, a maggior ragione indossando i vestiti medievali! Comunque il più bello per me è stato il secondo, mi piaceva molto la stoffa blu ed oro. Personalmente odio i cappelli, mi stanno proprio male, se tornassi indietro non li rimetterei!

Tutti e due i vestiti sono stati realizzati dalla sartoria di Porta San Benedetto, ogni sarto e sarta ha partecipato alla realizzazione con tagli, ornamenti, accessori e perfezionamenti finali. Un episodio mi viene in mentre ricorda nomi dei miei vestiti; dell’abito nero mi si è staccato un filo proprio durante la sfilata, mi è quasi preso un colto, ancora rivedendo le foto mi ricordo questo episodio ed il panico degli ultimi metri!”

  • Cosa ricorda della sua prima volta in piazza da Priora?

Della mia prima volta in piazza da Priora ricordo sicuramente l’emozione nel rappresentare la mia porta, ho sempre sfilato, da quando facevo la carbonara, però è tutta un’altra carica emotiva sfilare accanto al Priore soprattutto nei punti del corteo storico tradizionalmente legati a San Benedetto, vicino la taverna nell’inchino ai tavernieri e nella zona delle spinette.”

  • Qual è il ricordo più bello di tutto il suo priorato?

Il mio ricordo più bello sicuramente è la vittoria del Palio nel 2011, momenti indescrivibili ed unici, che porterò con me per tutta la vita!”

  • La Priora è la carica massima per una donna; cosa le ha lasciato umanamente questa esperienza? Che cosa consiglierebbe ad una futura Priora? Tre parole che descrivono tale carica.

La Priora è una carica che prevede passione, divertimento e stanchezza, perché se fatta bene porta via tanto tempo ma da veramente tanto a livello umano. Alle future priore ed in particolare alla nuova Priora Martina Cambiotti, che ritengo bella ed intelligente, consiglio di essere sempre se stessa e di godersi a pieno questo ruolo. A tale proposito voglio condividere un ricordo; mio marito, ex priore di Porta San Donato, appena sono diventata Priora mi ha consigliato di pagare sempre la quota spettante a tutti gli eventi e le manifestazioni della Porta, perché si deve dare per primi il buon esempio e la Priora deve essere come tutti gli altri portaioli!”

  • Come vede il futuro dei Giochi de le Porte? Avendoli vissuti in prima persona, che cosa cambierebbe? Che cosa non cambierebbe per nessun motivo?

Per i Giochi de le Porte vedo un futuro positivo, è una festa sempre più sentita ed apprezzata dalla popolazione gualdese e dai turisti. Bisogna continuare con la tradizione senza snaturare la rievocazione storica e soprattutto bisogna mettere da parte gli interesse personali, perché altrimenti si rovinerebbe il clima ed il contesto della festa. Spazio ai giovani per portare freschezze, vitalità ed entusiasmo a tutte le attività.

  • Lei detiene un importante record, è stata la prima e fino ad oggi l’unica Priora ad aver parlato durante la lettura dei Bandi; Perché ha deciso di parlare? Ha ricevuto più critiche o apprezzamenti? Lo rifarebbe?

Ho deciso di parlare, consigliata da Silvia Marcellini, nei Giochi de le Porte del 2011; è stato molto emozionante parlare dopo Gianni, ho avuto persino un abbassamento di vista mentre parlavo a braccio davanti a tutti i portaioli in piazza. La prima volta che ho parlato, facendo fra l’altro una dedica a mia madre, ha portato fortuna infatti abbiamo vinto il Palio così anche per scaramanzia ho replicato gli anni seguenti. Sicuramente ho ricevuto più critiche, soprattutto dalle altre porte, per questa mia decisione.

Onestamente se tornassi indietro, il primo anno riparlerei sicuramente, gli altri anni forse no.

  • Siamo arrivati alla fine dell’intervista; da Priora che cosa si sente di dire a tutti i portaioli gialloblù?

A tutti i portaioli gialloblù dico che serve unità e forza di volontà per vincere i Giochi de le Porte nei prossimi anni e superare tutte le altre porte, da ultimi dobbiamo diventare i primi!”

Intervista a Cura
della Priora Martina Cambiotti e del Segretario Gabriele Bazzucchi

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