La storia attraverso le voci delle Priore: 6 Parte

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Siamo arrivati , il nostro percorso verso i tre giorni più attesi dell’anno è giunto al termine, ed è la Priora Eleonora Angeletti che ci guiderà fin al centro della piazza, fin al centro dei  Giochi de le Porte, ad ascoltare e vivere quelle parole tanto attese: “…sono aperti da lo giorno de oggi, I GIOCHI DE LE PORTE!!!!!”

ELEONORA: amore, passione e gioia

  • Per quanti anni e con chi è stata Priora?

Sono stata Priora di Porta San Benedetto per 3 anni, dal 2014 al 2016, con il Priore Nicola Bossi”.

  • Com’è diventata Priora di Porta San Benedetto? Come le è stato comunicato? Le emozioni di quel giorno?

Il Priore Nicola Bossi è venuto al mio ristorante e mi ha chiesto di diventare la sua Priora. Essendo cresciuta nella Porta, ci sono molto attaccata e quando i miei genitori sono stati Priori ho avuto modo di vedere e provare insieme a loro la grande emozione nel poter rappresentare i colori gialloblu; per questi motivi ho deciso di accettare.”

  • Quanti pali ha vinto? Come si vive la vittoria dal punto di vista della Priora?

Io ho vinto un palio, nel 2016, al mio ultimo anno da Priora. E’ stata una gioia immensa vincere con una gara di anticipo e con tutta la piazza in festa già dalla terza prova. Inoltre ricorreva un anniversario, il 2016 era il decennale della vittoria del secondo palio di Porta San Benedetto con i miei genitori Priori, quindi è stato bellissimo raggiungere la vittoria con questa coincidenza di avvenimenti. Poi devo dire che aveva ragione la priora Monia Mattiacci, che mi ha sempre detto che la vittoria del Palio dopo la nascita dei figli è l’emozione più grande della vita, veramente posso testimoniarlo anche io!”

  • Sicuramente l’abbigliamento è la prima cosa gli spettatori notano; con quali e quanti vestiti ha sfilato? Chi li ha realizzati?

In tre anni da Priora ho indossato due abiti; uno panna realizzato da Silvia Marcellini ed uno a fantasia marrone ed oro realizzato da Carla Fioriti.”

  • Cosa ricorda della sua prima volta in piazza da Priora?

Mi viene da piangere solo a ripensarci, tanta gioia e tante tante lacrime, sfilare soprattutto vicino la taverna è stato davvero fantastico mi tremavano tantissimo le mani, le ho strette a Nicola fino alla fine del percorso!”

  • Qual è il ricordo più bello di tutto il suo priorato?

I ricordi più belli sono stati certamente la vittoria del Palio e le sfilate, è veramente bellissimo sentire gli applausi ed il calore dei portaioli durante il percorso, ti trasmettono tanta energia!”

  • La Priora è la carica massima per una donna; cosa le ha lasciato umanamente questa esperienza? Che cosa consiglierebbe ad una futura Priora? Tre parole che descrivono tale carica.

Fare la Priora mi ha lasciato la consapevolezza che non tutto è come sembra, sono stati 3 anni complessi, ma bella è stata la vittoria e tutti i legami di amicizia ed affetto che ho stretto con alcune persone in questi anni. Consiglio alle future priore di fare sempre tutto con il cuore e per la porta, restando se stesse fino alla fine.

Tre parole che descrivano la Priora: amore, passione e gioia.

Qual è secondo lei la forza di Porta San Benedetto? Tre parole per descrivere la Porta.

La Forza di Porta San Benedetto è il fatto che è una grande casa, da trattare con cura ed amore, cosa che tutti dovrebbero capire dal momento che entrano dentro.”

  • Come vede il futuro dei “Giochi de le Porte”? Avendoli vissuti in prima persona, che cosa cambierebbe? E che cosa non cambierebbe per nessun motivo?

Per i Giochi de le Porte vedo un futuro positivo, mi auguro che ogni anno, crescano sempre di più e che la gente capisca il vero significato dei Giochi e delle Porte, tralasciando gli interessi personali che provocano sempre problemi e difficoltà. I Giochi de le Porte non si toccano! Non cambierei nulla, anzi cambierei solo le teste di alcune persone!”

  • Siamo arrivati alla fine dell’intervista; da Priora che cosa si sente di dire a tutti i portaioli gialloblù?

A tutti i portaioli gialloblù dico grazie, sono stati anni difficili, ma è stato un onore poterli rappresentare perché nella porta ci sono nata, è stata per me una grande famiglia, anche se sempre non è venuto fuori.”

Intervista a Cura
della Priora Martina Cambiotti e del Segretario Gabriele Bazzucchi

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