Il Corteo 2017 di Porta San Benenedetto: Il giorno della festa…

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Corteo storico 2017 Porta San Benedetto: “Dies Victoriae, il giorno della Vittoria”

La buona sorte è discesa sulla porta di San Benedetto. E’ l’alba del nuovo giorno. Il popolo giallo blu, decretato come il vincitore del pregiato palio, si appresta dunque a glorificare questo momento di trionfo e onore.
Tutti i giocolieri indossano una corona di alloro. Con le fronde del laurus nobilis si cingeva anticamente il capo dei vincitori, sono infatti coloro i veri conquistatori del palio.
Segue il carro con la personificazione della Vittoria alata: una figura femminile alata in atto di consegnare corone di alloro ai vincitori, mentre ai suoi piedi svetta il palio conquistato, vessillo di onore e coraggio dei giocolieri di Porta San Benedetto.
Seguono delle ragazze con ghirlande di alloro, un elemento che più volte ricorre nel corso del corteo, filo conduttore che rimanda al significato allegorico della pianta, in stretta connessione al tema.

I priori sono accompagnati da un drappello di armati e una nutrita corte, la quale reca oggetti legati al concetto di Vittoria.
Aprono il quadro successivo figure che impersonificano il fuoco. Avvertibile è cambiamento cromatico: la notte, preludio ai festeggiamenti del giorno seguente, è scesa, portando ristoro ai gloriosi giocolieri.

Un carro con coro di Clerici Vagantes che intonano i Carmina Burana apre le celebrazioni, mentre un gioco di ventagli di fuoco accompagna l’arrivo del nuovo giorno.I festeggiamenti hanno inizio: un gruppo di giovani danzano tenendosi per mano, fino a formare una lunga e sinuosa fila a serpentina sul ritmo di tamburelli e cembali.
Così come pace, giustizia e buon governo garantivano un’ampia disponibilità di viveri, anche un momento di gloria porta prosperità e benessere. Composizioni di grano, cornucopie e un carro con bambini che giocano completano il quadro, con chiaro riferimento alla figura allegorica dell’Abbondanza.

Si entra nel vivo della festa con l’ingresso nel Paese della Cuccagna. Un nutrito numero di figuranti in festa mette in scena il clima allegro e spensierato del paese. L’eccesso regna sovrano. Un tripudio all’eccedenza alimentare e culinaria, caratterizzato da uno studiato sovvertimento di senso: acconciature di pane, donne con galline e secchi di latte sul capo, una piramide di uova, formaggi, cacciagione, verdure fresche esibite come trofei, mentre l’Albero della cuccagna, circondato da giovani ragazze danzanti intorno, conclude la scena.
Ispirato al paese di Bengodi descritto dal Boccaccio nel Decameron, del vino rosso completa questo momento goliardico: le brocche traboccano di vino, una botte rotola fino all’ingresso della piazza, mentre intorno si fa festa.

Segue e completa il quadro una fontana dalla quale scorre dell’intenso vino rosso. Poggia sulla sommità della fontana una brocca, attributo di San Benedetto. Nelle raffigurazioni pittoriche compare spesso con in mano una brocca rotta, riferimento al terzo miracolo del Santo: nel benedire una serie di recipienti con del vino, quello contenente del veleno andò in frantumi. La vita trionfa sulla morte. Un forte messaggio di speranza e fiducia si alza al cielo. Il giorno della festa è finito, il domani è alle porte e porta con sé nostalgia per ciò che è stato e le incertezze per ciò che sarà.

Il gruppo Corteo Storico
di Porta Santo Benedetto

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